Fari xenon

Qui troverete informazioni di base utili e suggerimenti preziosi sul tema dei proiettori allo xeno.

I proiettori allo xeno illuminano la strada sensibilmente di più rispetto ai proiettori alogeni classici. Incrementano la sicurezza al buio e intanto sono impiegati in quasi tutte le classi di veicolo. Questa pagina vi illustra la struttura e il funzionamento dei proiettori allo xeno. Inoltre scoprirete qui le cause di guasto dei ballast xeno, la procedura di rapido rilevamento dei guasti e il grado di pericolosità del post-equipaggiamento di proiettori allo xeno illegali.

Avviso importante per la sicurezza
Le informazioni tecniche e i suggerimenti pratici riportati di seguito sono stati redatti da HELLA per offrire un'assistenza professionale alle officine. Le informazioni contenute in questo sito web devono essere utilizzate esclusivamente da personale tecnico specializzato.

MODULO BI-XENO: FUNZIONAMENTO

Il proiettore allo xeno è costituito dalla lampadina a scarica in gas, dal ballast xeno e dal sistema a riflessione o a proiezione. Bi-xeno significa che abbaglianti e anabbaglianti vengono realizzati da un modulo a proiezione. Il suo vantaggio è che serve un solo ballast. In questo modo vengono realizzate in spazi ristretti due distribuzioni della luce con un grande flusso luminoso.

Funzione

Grazie all'uso di un diaframma mobile è possibile commutare meccanicamente tra la distribuzione della luce anabbagliante e quella abbagliante. In tal modo, esclusa la meccanica di posizionamento del diaframma, si eliminano i costi supplementari di un proiettore separato con elettronica di comando propria. Inoltre la luce abbagliante è ancora più profonda e i bordi della strada sono illuminati decisamente meglio.

BALLAST XENO: FUNZIONAMENTO

Il ballast elettronico (E) accende la miscela di gas nobili nella lampadina con un impulso di alta tensione fino a 30 kV (4ª generazione), mediante il quale scocca una scintilla tra gli elettrodi della lampadina. Comanda l'attivazione della lampadina, in modo tale che questa raggiunga velocemente la propria fase d'esercizio e infine regola la potenza della lampadina mantenendola a 35 W.

 

Un convertitore di tensione continua genera dall'impianto elettrico di bordo del veicolo la tensione necessaria per l'elettronica e la lampadina. Il collegamento a ponte fornisce una tensione alternata di 300 Hz per il funzionamento delle lampadine allo xeno. Nel dispositivo sono integrati diversi circuiti di controllo e di sicurezza.

 

Nel dispositivo sono integrati diversi circuiti di controllo e di sicurezza.

 

Il sistema si spegne entro 0,2 secondi se

  • una lampadina manca o è difettosa
  • un fascio cavi o una parte della lampadina è danneggiata
  • la corrente differenziale (corrente di dispersione) supera i 30 mA. Con l'aumento della corrente differenziale diminuisce il tempo di arresto

 

Per la protezione del ballast, un circuito di conteggio verifica che una lampadina difettosa venga accessa solo sette volte. Dopodiché viene spenta.

 

Nel caso in cui venga estratto il connettore del cavo durante l'esercizio, i connettori di tensione dopo < 0,5 secondi sono praticamente privi di tensione (< 34 V) in modo tale che, anche in caso di mancato rispetto delle avvertenze, non sussista alcun pericolo imminente causato da scosse elettriche.

Caratteristiche e differenze della 3ª / 4ª generazione rispetto alla 5ª/6ª generazione

Caratteristiche 3ª generazione 4ª generazione 5ª generazione 6ª generazione
(Xenius)
Lampadina D2 D2 D1 D1 / D3
Dispositivo di accensione interno X      
Dispositivo di accensione esterno   X    
Versione filtrata e schermata   X    
Sistema completamente schermato     X X
Possibilità di cavo più lungo   X    
Affidabilità di accensione migliorata   X    
Involucro esterno saldato al laser     X X
Tutte le funzioni AFS integrate     X  
Comunicazione LIN       X

 

Modulo di accensione

  • Le diverse versioni soddisfano, tra l'altro, diversi valori limite riguardanti la compatibilità elettromagnetica.
  • Le differenze fondamentali tra la 3ª e la 4ª generazione dello xeno sono un dispositivo di accensione con o senza schermatura metallica e il fascio cavi tra il ballast e il dispositivo di accensione che viene fornito con o senza schermatura.

BALLAST XENO DIFETTOSO: CAUSA DEL GUASTO

La conseguenza di un ballast difettoso è un guasto totale del proiettore.

 

Le cause di un guasto al ballast sono:

  • alimentazione elettrica mancante
  • collegamento di massa mancante
  • elettronica difettosa nel dispositivo
  • cortocircuiti interni

CONTROLLO DEL BALLAST XENO: RICERCA GUASTI

  • Verificare se all'attivazione delle luci il ballast tenta di accendere la lampadina. I tentativi di accensione si sentono chiaramente in prossimità del proiettore. Se i tentativi di accensione falliscono, controllare la lampadina allo xeno sostituendola con quella di un altro proiettore.
  • Se non si nota alcun tentativo di accensione, è necessario controllare il fusibile.
  • Se il fusibile è OK, controllare l'alimentazione di tensione e di massa direttamente sul ballast. La tensione deve essere di almeno 9 V.
  • Se l'alimentazione di tensione e di massa ed anche la lampadina allo xeno sono OK, la causa del guasto è un ballast difettoso.

POST-EQUIPAGGIAMENTO DEI PROIETTORI ALLO XENO - CONVERSIONE ILLEGALE: NOTA

I proiettori allo xeno sono eleganti e conferiscono al veicolo un look da classe superiore. Ciò induce alcuni automobilisti ad equipaggiare il proprio veicolo con luci allo xeno. Si acquista un kit con cavi, lampadina allo xeno e ballast, si rimuove la lampadina alogena dal proiettore, si pratica un foro nella calotta di copertura, si inserisce la lampadina allo xeno nel riflettore e si collega il ballast elettronico all'impianto elettrico di bordo: ecco pronto un proiettore allo xeno. Ma attenzione! Ciò costituisce un pericolo per gli altri utenti della strada, perché la luce risultante è estremamente abbagliante, oltre ad essere vietato dalla legge; il permesso di circolazione del veicolo decade e la copertura assicurativa viene limitata. Sono legali solo i set di proiettori allo xeno completi e omologati comprendenti la correzione assetto fari automatica e l'impianto lavafari.

POST-EQUIPAGGIAMENTO DEI PROIETTORI ALLO XENO - FONDAMENTI GIURIDICI: INFORMAZIONI UTILI

In Europa è consentito montare per l'aftermarket solo sistemi completi di proiettori allo xeno, che sono costituiti da: un set di proiettori omologati (alcuni con il contrassegno E1 sul trasparente frontale), un regolatore automatico dell'assetto fari e un impianto lavafari (disposizione secondo la normativa ECE R48 oppure osservazione delle disposizioni nazionali).

 

Ogni proiettore ottiene la propria omologazione insieme alla propria sorgente luminosa (alogena o allo xeno). Se la sorgente luminosa viene sostituita con una né omologata né prevista per l'omologazione del proiettore, quest'ultima decade e con essa il permesso di circolazione del veicolo. La guida senza il permesso di circolazione limita la copertura assicurativa. Anche coloro che vendono dispositivi di illuminazione non omologati, potrebbero fare i conti con i diritti di risarcimento danni degli acquirenti, in quanto vendendo tali articoli, il venditore si assume non solo la garanzia che possano essere utilizzati per lo scopo previsto, ma anche gli eventuali rischi di danno non quantificabili.

NOZIONI TECNICHE
  • Alti valori di abbagliamento: dalle misurazioni effettuate nel laboratorio di illuminazione è emerso che la distribuzione della luce di un proiettore sviluppato per le lampadine alogene e adattato illegalmente a una sorgente luminosa allo xeno non presenta più i valori calcolati originali.
  • Nei sistemi a riflessione i valori misurati delle luci anabbaglianti superano i valori limite consentiti fino a 100 volte.
  • I proiettori di questi veicoli non possiedono più il limite chiaro/scuro e inoltre non sono più regolabili. I valori delle luci anabbaglianti corrispondono a quelli dei proiettori abbaglianti. Questo costituisce un rischio elevato per gli altri utenti della strada.
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