Regolamento sulle batterie UE: Etichettatura, riciclaggio e simili aspetti: queste sono le regole applicate in futuro

Per quanto diversi siano un veicolo con motore a combustione e un'auto elettrica, hanno qualcosa in comune: entrambi necessitano di una batteria. Mentre il motore a combustione utilizza una batteria per l'avviamento, un veicolo elettrico riceve la propria energia di trazione da una batteria. Ma cosa accade della batteria alla fine del ciclo di vita? Come si effettua uno smaltimento corretto? Come si possono preservare le preziose materie prime contenute nelle batterie all'interno di un'economia del riciclaggio? A cosa devono prestare attenzione gli specialisti del settore automobilistico quando smontano i diversi tipi di batterie? Per garantire in futuro maggiore chiarezza, sicurezza e sostenibilità in materia di batterie, Bruxelles ha pubblicato il nuovo regolamento sulle batterie UE.

Perché è stato modificato il precedente regolamento sulle batterie UE?

Le batterie sono diventate parte integrante della nostra vita e mettono letteralmente in moto la mobilità. Gli studi prevedono che la domanda di batterie probabilmente si decuplicherà entro il 2030, alimentata tra l'altro dal crescente numero di auto elettriche. La crescita del mercato delle batterie ha spinto quindi l'UE a intervenire: il nuovo regolamento sulle batterie UE intende garantire una maggiore trasparenza nella produzione, nell'utilizzo e nel riciclaggio delle batterie e delle batterie dismesse.

Qual è l'obiettivo del Regolamento sulle batterie UE?

Con il nuovo regolamento, l'UE rende più severe le norme sulla sostenibilità delle batterie e delle batterie dismesse. L'obiettivo è di creare un'economia circolare per il settore delle batterie. Le risorse e l'ambiente devono essere preservati in tutte le fasi del ciclo di vita delle batterie, dalla produzione al riciclaggio. Ciò significa, ad esempio, che le materie prime ricavate da vecchie batterie vengono utilizzate per la produzione di nuove batterie. Una batteria agli ioni di litio con peso medio di 400 kg contiene le seguenti quantità di materie prime riciclabili:

 

  • Grafite: 33 kg
  • Cobalto: 12 kg
  • Nichel: 12 kg
  • Manganese: 11 kg
  • Litio: 4 kg

 

Oltre alla plastica, sono presenti ad es. anche alluminio e rame nell'alloggiamento della batteria.

 

Una delle novità più importanti è la seguente: rispetto alle precedenti versioni, il nuovo regolamento sulle batterie UE fa riferimento a cinque tipi di batterie e non solo a tre:

 

  • Batterie portatili convenzionali
  • Nuovo: Batterie per mezzi di trasporto leggeri (ad es. biciclette elettriche) come nuovo tipo di batteria (batterie LMT)
  • Batterie per l'avviamento, l'illuminazione e l'accensione di veicoli (batterie SLI)
  • Nuovo: Batterie di trazione per l'alimentazione di auto elettriche e altri veicoli stradali (batterie per veicoli elettrici; batterie EV)
  • Batterie industriali per l'accumulo di energia e l'alimentazione di veicoli industriali (batterie industriali)

Cosa cambierà in seguito all'introduzione del nuovo regolamento sulle batterie UE?

Il nuovo regolamento UE sulle batterie prevede un obbligo per produttori e rivenditori. Indipendentemente dal tipo, tutte le batterie devono essere dotate di etichette che forniscono informazioni su capacità, prestazioni, durata e composizione chimica. Inoltre tutte le batterie devono essere etichettate con un simbolo indicante il corretto smaltimento.

Anche tutte le aziende che commerciano batterie all'interno dell'UE hanno l'obbligo di diligenza. Le uniche eccezioni riguardano le aziende di piccole e medie dimensioni (PMI). In concreto ciò significa che in futuro l'industria delle batterie dovrà garantire e dimostrare la dovuta diligenza in materia di diritti umani e ambiente nell'intera filiera di fornitura. Ciò include la creazione di un sistema di gestione, di un piano di gestione dei rischi e la divulgazione di informazioni. Sono inoltre previsti regolari audit, controlli e documentazioni.

Per le batterie LMT, le batterie EV e le batterie industriali ricaricabili con una capacità energetica superiore a 2 kilowattora (kWh), il passaporto digitale della batteria sarà sotto forma di codice QR. Il passaporto della batteria deve includere informazioni sull'impronta di CO2, sulla composizione chimica e sullo smontaggio della batteria.

E il rapporto con la norma Euro 7?

In relazione alle batterie e al mercato automobilistico, un altro termine viene spesso citato in questo periodo: la norma sulle emissioni Euro 7. Secondo lo stato attuale, i nuovi modelli di auto immatricolati per la prima volta a partire dal 2026 dovranno soddisfare i requisiti di tale norma. Questa disposizione include la durata delle batterie delle auto elettriche: dopo cinque anni lo stato di salute deve essere almeno dell'80 % e dopo otto anni o 160.000 km almeno del 70 %. Da un lato, questa regola dovrebbe proteggere il proprietario del veicolo da un'eccessiva perdita di valore della propria auto, dall'altro dovrebbe anche migliorare il bilancio di CO2 delle batterie di trazione.